Guarda la Gallery dei Disegni “Mondino”
Gianfranco è stato un sognatore capace di trasformare i desideri in realtà, producendo
stupende poesie visive fatte di leggerezza e spontaneità.
Un mare di lune
che cercano un tetto
e vanno in comune
ma il sindaco ha detto
passate le dune
trovatevi un letto
calate la fune
cadrà il siparietto
e potrete sognare
sulle onde del mare
Terra acqua aria che bellezza
porge l’aria una carezza
alla terra e all’acqua buona
che sul fiume si abbandona
tra le sponde avanza e avanza
stanca pensa a una vacanza
che sarà comunitaria
con la terra, l’acqua e l’aria
Zitta zitta la luna
attraversa il cielo
e poi ad una ad una
le stelle raduna
ognuna vicino
col suo lumicino
lei dice mi preme
che il velo si stenda
così tutte insieme
facciamo merenda
Clorofilla del mondo
nel verde fecondo
la grande foresta
all’alba si desta
e dall’alveare
si sente volare
un’ape ad un fiore
gli ruba il sapore
e quando è partita
trasporta la vita
e la clorofilla
la guarda tranquilla.
Luna piena in cielo
luce dapertutto
una stella adesso
chiede che è successo
“Col buio sereno
brillo un po’ di meno”
A notte inoltrata
una serenata
sale con passione
mentre dal balcone
una ragazzina
guarda sulla scena
prende un bacio in fronte
dalla luna piena
Mentre dormi la luna
con un occhio ti guarda
forse in casa qualcuna
porta via la mostarda
anche se è solo un sogno
sai che hai un gran bisogno
scendi giù per le scale
la ricorri nel viale
però lei è già sparita
tu sei stanca sfinita
ed è ormai troppo tardi
ti rivolgi alla luna
“Con un occhio che guardi?
La ruota della vita
non si sa quanto gira
ci vede sorridenti
per quello che si ammira
gira e va come il sole
che poi giunto al tramonto
per la luce del giorno
non ci chiede mai il conto
Quattro alberi polo
quattro le direzioni
quattro semi di carte
e poi quattro stagioni
quattro sono le strade
chiuse dentro a una busta
ed adesso si sceglie
spera sia quella giusta
Niente è più paziente
della luna che passa
nel cielo è presente
però niente incassa
a noi sconosciuti
ci porge i saluti
con grazia e efficienza
ma quanta pazienza!
Cammina senza gambe fa miliardi
di chilometri … la luna ma che strano
pensa un poco la notte quanti sguardi
riceve mentre passa piano
poi quando si fa notte ed è ormai tardi
solo un pastore veglia e da lontano
dice tra sé “Ma non ti fermi mai?
Che fai tu luna in ciel dimmi che fai?”
Terra dondolo dondola terra
sopra a quelli che fanno la guerra
sopra a quelli che danno il perdono
sopra a quanti regalano un dono
sull’alunno che scrive e si impegna
sul maestro che parla ed insegna
sulla mamma che carezza al viso
al suo bimbo che le fa un sorriso
Auto Mobile che porta
il sovrano e la sua scorta
un’ancella e la regina
per la strada di collina
il pastore che accompagna
sopra ai pascoli in montagna
pecorelle con gli agnelli
dove scorrono i ruscelli
il merciaio ed il viandante
il gendarme ed il brigante
“Come… guardi a faccia assorta
auto mobile non porta?”
La luna sta in mosaico di nuvole
ogni tanto fa cù cù
mentre guarda da lassù
sembra che stia nel mondo delle favole
il viaggio che lei compie è assai notevole
il volto che ci mostra è sì amorevole
ma forse quando è tempo delle fragole
prodotto genuino e assai gradevole
non vista come fosse bisognevole
le coglie non sentendosi colpevole
e se il padrone appare minaccevole
lei scende un po’ più giù
lo guarda e fa cù cù
Il dondolio delle onde
è il ritmo della luna
il suono si diffonde
e i pesci li raduna
e danzano i delfini
nell’ora più opportuna
gabbiani e strerne cantano
al ritmo della luna
Spirale è una lineetta
che si riavvolge stretta
se segui la traettoria
puoi scrivere la storia
in forma di corolla
che scatta come molla
su di sé gira gira
l’allunghi e si ritira
può fare pure male
attenti alla spirale
Ogni tanto la luna è stanca e pesa
sulla terra si sdraia e si riposa
ma non avanza nessuna pretesa
in maniera serena e giudiziosa
dopo che un po’ di forza l’ha ripresa
si sente molto forte e baldanzosa
dice alla terra ciao, buona fortuna
e ritorna nel cielo a far la luna
Quadrare il cerchio che dentro ha un’effige
l’uomo la soluzione non la scova
qual è ’l geometra, che tutto s’affige
per misurar lo cerchio, e non ritrova,
pensando, quel principio, ond’elli indige;
Dante di fronte ad una dura prova
prese la penna ed in modo deciso
guardò le stelle e chiuse il Paradiso
Mondo pesce mondo pesce
ormai è stanco e non riesce
a girare e gli rincresce
però passa il tempo e cresce
e così dall’acqua esce
mondo pesce mondo pesce
Ho sognato una luna arancio
su una spiaggia d’argento brillante
e per prenderla ho detto “ Mi slancio”
ma di stelle ce n’erano tante
ed allora ho fatto un bilancio
mi son detto” Ma vale la pena
certo è meglio guardarla se è piena”
poi l’ho vista così luminosa
tra le stelle più di ogni altra cosa
“Forse ho gli occhi di un gran sognatore
se l’ho vista di un altro colore”
La luna quando è piena
fa il solletico alla terra
forma grande la catena
con i fiori della serra
dice entrando sulla scena
che un anziano zappaterra
ha portato per la cena
ciò che ha offerto la sua terra
luna l’ha solleticata
ed io invece l’ho zappat0
Casa mondo è una casetta
va dall’uno all’altro polo
tanto gelo in fondo e in vetta
ogni zona ha un proprio ruolo
si sta tutti quanti fuori
e si ammirano i colori
posti lì in una maniera
da una parte è tutta nera
una parte è illuminata
poi finita la giornata
lento il nero si riduce
dove c’era ora c’è la luce
luce che fa il girotondo
e rischiara casa mondo
Quattro stagioni calda è l’Estate
c’è l’Inverno in cui fa presto sera
nell’Autunno castagne bruciate
tanti fiori nella Primavera
sono quattro e ognuna ha tre mesi
tre sul monte si sale a sciare
tre in spiaggia in vacanza sul mare
tre con foglie di vari colori
tre in giardino per cogliere i fiori
questi sono i semplici doni
che ci danno le quattro stagioni
Mondo è una barca viaggia sul mare
ed un nocchiero esperto ed accorto
muovendo i remi fa navigare
e poi si ferma raggiunto il porto
ma cosa porta giunto dal mare
con quel suo sguardo fisso ed assorto
porta dei sogni presi dalle onde
quella sua barca che è un gran mistero
quella è la barca del mondo intero
Stati di mondo e i confini
altalene nei verdi giardini
giardini con piante e con fiori
sbocciati con tanti colori
con tanti colori smaglianti
nel mezzo due pini giganti
giganti per tante novelle
nei cieli coperti di stelle
di stelle più grandi e più chiare
specchiate nel lago e nel mare
nel mare ci sono i delfini
stati di mondo e i confini
altalene…
Il cantastorie Mauro Chechi, Amico di tante avventure di Gianfranco, ha voluto dedicare ai suoi mondini una poesia per ciascuno.
Tali disegni sono immortalati nel libricino Un Mare di Lune della FULMINO ed., catalogo dell’omonima mostra di disegni, presentata a Gatteo Mare nel 2008.
Le Tele Stampate con la Bottega Pascucci di Gambettola
Segni sognanti di un bambino di Riccardo Pascucci
I disegni di Gianfranco sono semplici, linee primitive capaci di raggiunge- re velocemente il cuore di chi li guarda: i soli ti invitano al sorriso, le lune, mai piene, ti guardano e quando sono vestite con l’abito da sera, incuriosendoti, ti scrutano come i sogni misteriosi di certe notti. Gianfranco con la cannetta e la china dava il meglio di sé. In quei momenti, mettendo nero su bianco, forse per il contatto della sua mano con la canna naturale che lui intagliava personalmente esprimeva in piena libertà la sua creatività. Case storte con fumi leggeri e banderuole direzionate spesso a sinistra. Animali domestici, fiori curiosi e capaci di espandere profumi intensi per attirare api affamate e uccelli festanti. Auto con volti giganti che scrutano paesaggi irreali composti da foglie di tutte le forme e albe- ri rigati per offrire ombra alla luce. Mondi, circoli rotondi formati spesso da serpenti sui quali stanno appoggiati uno accanto all’altro quei segni che scaturiscono gioiosamente dal suo cuore bambino.
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Gli artigiani, incontrandolo e riconoscendo il valore di quelle linee hanno tradotto sulla loro materia quei sogni che ne trasmettono i valori racchiusi. Come artigiano ho conosciuto Gianfranco nel 2002 quando, per la nostra bottega, sperimentavo con entusiasmo i colori naturali: le galle di quercia, ad esempio, impastate con la storica ruggine offrono un effetto più scuro ed hanno il pregio di donare ombre ai vecchi disegni.
Da quell’incontro scaturirono nel 2003 le prime tende da spiaggia realizzate con i suoi disegni e con tutto il fascino di quei colori capaci di rilanciare con forza la lunga storia della nostra bottega.
Durante la realizzazione, Gianfranco, con la sua panda color muschio, passava ogni giorno in bottega a lasciare o ridefinire i suoi segni.
Avevo preparato dei cartoncini bianchi e dei gessetti colorati e appena lui varcava la soglia del vecchio laboratorio, come per un bisogno impellente, disegnava il tema proposto.
Raccoglievo con avidità quei fogli preziosi e li trasformavo ingigantendo- li per quelle tende da esporre a ferragosto sulla spiaggia affollata di Cervia. “Teneramente”: titolo più appropriato non poteva avere quell’insieme di arte e artigianato accompagnato dalle frasi poetiche di Fabio Molari. Sulle tele vibravano al vento d’estate quei disegni “infantili” donando il piacere di ritornare bambini. Un successo d’amore, di poesia e di pace.
Da allora, tanti altri incontri con lui e la sua felice creatività per ricercare le novità da immettere nella nostra bottega aperta al futuro in quanto sicura di un passato che le ha dato dal 1826 una leggenda da raccontare. La tavola apparecchiata con una tovaglia dai disegni “infantili” regala sapori diversi: quei segni mescolandosi ai cibi rendono tutto più buono, più bello e più semplice. E quando anche noi non ci saremo più, sono sicuro che queste realizzazioni continueranno a donare emozioni e saranno pane per le generazioni future.
www.pascucci1826.com
Tratto dal libro Disegnare la vita. I mondi di Gianfranco Zavalloni Ed. Fulmino 2013